giovedì 24 giugno 2010

Lavoro: in Sardegna tasso di disoccupazione al 16,1%


L’ISTAT oggi ha rilasciato i dati su Occupati e Disoccupati al I trimestre 2010: il tasso di disoccupazione della Sardegna ha raggiunto quota 16,1% (+2% su base annuale e +0,7% su base trimestrale).

Pur essendo aumentati leggermente gli occupati (+5.515 su base annuale e +11.374 su base trimestrale) sono cresciute notevolmente le persone in cerca di occupazione (+17.013 su base annuale e + 8.044 su base trimestrale).

Passando ai dati settoriali, l’industria in un anno ha perso 9.255 occupati dei quali ben 8.299 nell’industria in senso stretto e 956 nell’edilizia. Tra il IV trim 2009 e il I trim 2010 sono andati perduti 890 posti nell’industria in senso stretto e 229 nell’edilizia. Complessivamente dal I trim 2004 nell’industria sono andati persi 24.573 addetti di cui 13.951 nell’industria in senso stretto e 10.622 nell’edilizia. Va evidenziato che da quando è iniziata la crisi (III trim 2008) in questo comparto si sono perduti 25.473 addetti complessivamente dei quali 17.164 nell’industria in senso stretto e 8.309 nell’edilizia.

lunedì 21 giugno 2010

Non siamo l'ultimo paese d'Europa


"Non siamo l'ultimo paese d'Europa". Anzi: "Se mettiamo insieme algebricamente il concetto di dinamica del debito e quello di sostenibiltà del debito siamo il Paese più ricco d'Europa, un pelo sopra la Germania". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. (Adnkronos, 20 giugno 2010)

Infatti. Se, sul pallottoliere del Governo, mettiamo insieme "algebricamente" i dati sul PIL pro capite espresso in Parità di Potere d'Acquisto Eurostat ci dice che siamo 13mi su 27 Paesi dell'Unione.

Vedere per credere...

venerdì 18 giugno 2010

Autocertificazione per le nuove imprese? Già sentito.

Forse dovremmo attendere provvedimenti più specifici ma la riforma costituzionale sulla libertà d'impresa, che prevede l'autocertificazione ed il controllo ex post dell'adempimento della legge da parte dell'imprenditore ha il suono del già sentito. Già con la legge che istituiva lo Sportello Unico era prevista l'autocertificazione. In Sardegna, poi, la giunta Soru ne aveva potenziato la portata accorciando i tempi di risposta della P.A. Ma non è cambiato nulla. Perché - oltre ad esserci diverse deroghe - i costi dell'autocertificazione, che dev'essere supportata da consulenze tecniche (es.: posso autocertificare, senza nessun parere tecnico, di rispettare le norme HACCP o quelle sulla sicurezza del lavoro? No, è evidente), ricadono sempre sull'impresa. Quindi delle due, l'una. Per semplificare o si eliminano leggi riducendo le garanzie dei cittadini o si rende più rapida e semplice l'azione della P.A. Il resto sono frottole.

Quanto vale la prova INVALSI?

Ieri mi sono imbattuto nella prova INVALSI.
Avendo un figlio che sta sostenendo l'esame di terza media gli ho chiesto: "come è andata?"
"Bene, ma non ce l'ho fatta a finire perchè il tempo era poco e le domande molte. Serviva molto il ragionamento"
Per curiosità, di sera abbiamo avuto modo di riguardare le prove e le soluzioni ( http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_17/esame-medie-invalsi_3ca8556a-7a41-11df-b10c-00144f02aabe.shtml ).

In effetti aveva ragione.
Test molto lunghi e basati sul ragionamento.
Ma, con questa limitazione forte di orario (1 ora per ogni prova) si poteva veramente ragionare?
E poi, la sensazione è che, con questo rapporto numero domande/orario limitato, si esaltasse molto, troppo, il lato competitivo della questione.
Infine, per esperienza, ho la forte sensazione che questa impostazione non sia quella che guida (salvo eccezioni per fortuna presenti nella classe di mio figlio) l'approccio dell'organizzzazione scolastica e dei programmi che vengono proposti ai ragazzi.
Dare alla prova INVALSI un valore nella media dell'esame (così come succede da quest'anno) è allora difficilmente comprensibile dai ragazzi ed in fondo fuori luogo.
Cioè: la strada mi sembra giusta ma ha bisogno di un'organizzazione complessiva del sistema perchè i ragazzi la capiscano e soprattutto non deve diventare una corsa di cavalli.

Su insardegna.eu si è dibattuto su questo tema. Suggerirei di leggere la prova di quest'anno e dopo, i due articoli di Annalena Manca (http://www.insardegna.eu/bozze/scene-madri-1/corse-e-cavalli/view)
e Adriana Diliberto ( http://www.insardegna.eu/opinioni/cultura/invalsi/view) che aiutano molto a capire i problemi e le possibili soluzioni.

venerdì 11 giugno 2010

Patto di Stabilità 2010. Se da un vincolo può nascere un'opportunità

Sassari e Cagliari con il nuovo Patto di Stabilità subiranno tagli del 3% ai bilanci. Siamo certi che sia il caso di stracciarsi le vesti e che non ci fosse ciccia da smaltire? Certo, ben altri dovrebbero dimagrire, non i comuni. E' pacifico. Però, per le nostre amministrazioni - anche le migliori sono ferme ad un modello gestionale fine anni '80 - questa può essere l'occasione per remare meno e dirigere di più, catalizzando l'azione sociale e coordinandola nella realizzazione delle politiche. Se ne ottiene più value for money e più coinvolgimento e partecipazione dei cittadini. Osborne e Gaebler ancor oggi insegnano...

giovedì 10 giugno 2010

Giovani al macello

Irene Tinagli su La Stampa del 27 maggio scorso ha affermato che "La macelleria sociale è già in atto, a prescindere dalla manovra. E riguarda una fascia di popolazione a cui questo Paese si ostina a non guardare: i giovani".

In particolare la Tinagli sottolinea che l'emarginazione dei giovani dal mercato del lavoro, in Italia, non è legata alla crisi, ma siamo di fronte ad un problema che ha radici strutturali nell'inadeguatezza del sistema di formazione, alternanza scuola-lavoro e ammortizzatori sociali legati allo sviluppo di competenze e permanenza nel circuito della formazione.

Anche per la Sardegna i dati (fonte ISTAT) parlano chiaro.

Nel 2009 il tasso di attività giovanile (15-24 anni) è stato del 28% (Olbia Tempio 37,5% > Medio Campidano 22,5%) contro una media del 36% di Trentino, Lombardia, Veneto e Emilia Romagna.
Il tasso di occupazione giovanile è stato del 15,5% (Olbia Tempio 26,4% > Medio Campidano 11,3%) contro una media italiana del 21,7% , il 34,2% del Trentino Alto Adige, il 30,2% del Veneto e il 29/28% di Emilia Romagna e Lombardia.
Il tasso di disoccupazione è stato del 43,2% (Carbonia-Iglesias 21,0% > Sassari 57,9%) contro il 23,3% nazionale, l'8,6% del Trentino Alto Adige, il 17,7% della Lombardia, il 16,5% dell'Emilia Romagna e l'11,7% dek Veneto.
Il tasso di inattività si colloca al 72% (Olbia Tempio 62,5% > Medio Campidano 77,5%) contro il 70,9% nazionale, il 61,9% del solito Trentino Alto Adige, il 64,8% e il 64,3% rispettivamente di Veneto e Lombardia e il 65,6 dell'Emilia Romagna.

Questa voragine - come precisato efficacemente dalla Tinagli - si può imputare solo in parte alla struttura economica-produttiva regionale. Il problema principale è il sistema dell'istruzione, della formazione e la transizione dal mondo dello studio a quello del lavoro.

E, al momento, su questo fronte siamo siamo al "punto zero".

Pianificazione e partecipazione. Nuove idee? Mah...

Asunis: "Grazie al progetto Sardegna Nuove Idee vogliamo favorire la qualità della pianificazione del paesaggio, urbano e rurale, partendo dalle esigenze e dalla conoscenza che la popolazione ha dei propri luoghi. Solo con una strategia condivisa con le amministrazioni locali - ha concluso Asunis - potremo puntare a uno sviluppo equilibrato della Sardegna, conservando e valorizzando le sue peculiarità".

Ai tavoli potranno partecipare soltanto amministratori e tecnici degli enti locali. Il linguaggio è "architettese". Es.: Tavolo "La struttura dei paesaggi", o "Il progetto dei paesaggi". Partecipanti da 50 a 70. I cittadini e la società civile? Dettagli.

La solita concertazione, stavolta condita da tecnicismo pianificatorio. All'immaginazione del lettore il livello e la qualità della partecipazione... Sardegna Nuove idee? Mah...

http://www.regione.sardegna.it/primopiano2010/1.html